Tempo di Sanremo. Nel 1982 Vasco presentò “Vado al massimo”un brano diventato iconico, simbolo di una generazione un po’ ribelle che non ha paura di gettarsi nell’ignoto. Al contrario come riassume efficacemente il titolo dell’articolo ai rossoblù è bastata l’ennesima prodezza di capitan Lo Bosco ( a proposito auguri di pronta guarigione visto che ha dovuto abbandonare il chittolina in ambulanza : si parla di sospetta lussazione della spalla) per prendersi l’intera posta. Avevamo ampiamente anticipato che il trend interno dei vadesi era di buon livello ed in ogni caso tale da non essere più di tanto impensierito da un Varese inconsistente e pochissimo incisivo. Quindi meglio evitare di cadere nell’errore del facile trionfalismo. Sento parlare di grinta e carattere quali ingredienti della vittoria. I lombardi sono gli stessi che sono stati asfaltati dall’Alcione, che hanno pareggiato con Ligorna e Sanremese, che sono stati presi a pallonate da Lavagnese e Chieri. Non ricordo nei 90 minuti una sola parata di rilievo da parte di Fresia. Per la verità ci poteva anche stare un rigore a favore dei biancorossi di mister Cotta per un tocco di mano di Pera al 50°, giudicato fuori area dall’arbitro e sancito con una punizione dal limite. Se ciò fosse avvenuto, realizzazione inclusa, ora staremmo qui a parlare dell’ennesimo pari e patta. Merita piuttosto volgere l’attenzione già alla prossima con la pericolante Alba reduce da tre cappotti consecutivi (compreso il settebello incassato dall’Alcione). Mai come in questo momento la vittoria è d’obbligo. Nonostante l’assenza del suo uomo leader, in questo Vado due giocatori stanno ritrovando condizione e verve. Mi riferisco a Donaggio e Valagussa che finalmente sono ritornati ad esprimersi come sanno ed il loro contributo sarà determinante alla causa.Purtroppo nelle alte sfere continuano a vincere tutte ( Ligorna a sorpresa sulla capolista, Ticino ad Asti, Bra) e questo complica non poco l’approdo ai play off.
