Per fare i terzi occorrerà fare tanti, troppi punti

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Ancora una volta il Vado viene raggiunto nel finale, in questo caso dalla Lavagnese (2-2), denotando evidenti limiti psicologici e di tenuta atletica.
I rossoblu non vanno oltre il “pareggio”, un segno che nelle gare esterne ha in definitiva caratterizzato l’intera stagione. Ora che i Play-Off, a quattro turni dal termine, sono scivolati a – 4, il mantra societario è “fare più punti possibili”. Nelle ultime tre gare solo due punti non sono certo un bottino tale da far ben sperare nel poker di partite che rimangono di qui alla fine. Ho sentito parlare di “cammino di crescita” ma mi parrebbe più appropriato introdurre il concetto di “decrescita”. Non si dovesse vincere con la Vogherese (terza peggior difesa) in piena bagarre retrocessione addirittura si potrebbe ricorrere al termine crisi. Mancherà Capra per squalifica (era diffidato) ma la “gran rosa” a disposizione di mister Cottafava è in grado di supplire ad ogni assenza per eclatante che sia. Il fattore “campo” fa di Lo Bosco e compagni una delle squadre più forti del torneo tra le mura amiche e credo quindi che possa funzionare. Certamente, come Gozzano e Lavagnese insegnano, incontrare di questi tempi chi è con l’acqua alla gola, non è mai agevole. Piuttosto dovessero arrivare i pronosticati tre punti, diverrà importantissima la trasferta a Bra.
Il Ticino a giudicare dal calendario credo che alla lunga la spunti, per cui 9 punti potrebbero anche non bastare per conquistare la griglia dei play off.Peggiorare il quarto posto della scorsa stagione per l’ambiente “Tarabotto” non sarebbe un bel segnale bensì un indebolimento di immagine.