Nasce a Sanremo , in provincia di Imperia, e lì Inizia a prendere confidenza con la palla da calcio in tenerissima età. Sin dai primi anni, Michael gioca con i ragazzini di un’annata superiore ed il primo ruolo in cui viene impiegato è quello di attaccante esterno destro (tenendo conto che si giocava a 7 nella categoria Pulcini). Questo ruolo però non piace al giovane talento che, quasi per un segno del destino, trova, prendendo parte ad alcuni tornei con i pari età della Sanremese, l’allenatore che si rivelerà la chiave della sua giovane carriera calcistica. Vincenzo Stragapede (tra gli altri scopritore di Stefano Sturaro, poi centrocampista della Primavera del Genoa e della Nazionale Under 18, classe’93), da esperto conoscitore e maestro di calcio qual è, intuisce che Ventre può rendere meglio come fantasista (trequartista/seconda punta) e, dopo avergli consegnato la maglia numero 10 e la fascia di capitano, ne fa l’uomo più importante della sua squadra. I frutti della scelta di Stragapede maturano già da subito con Ventre che porta in trionfo la Sanremese Calcio in tre tornei: Torneo “Città di Ronco Scrivia” (Pulcini ’96), Memorial “Pierlucio Raineri” (Pulcini ’96) e il XIX Torneo Città di Riva Ligure – Memorial “E. Tabbò” (Pulcini ’95). In tutti e tre i tornei Ventre verrà premiato come Miglior Giocatore e negli ultimi due anche come Miglior Cannoniere ( 6 reti nel torneo disputato sotto età). Correva la stagione 2004/2005. Nell’annata calcistica successiva (2005/2006) il talentuoso Michael approda all’AC Ospedaletti Sanremo seguendo mister Stragapede, sempre più padre calcistico del ragazzo. In tre anni, dal 2005 al 2008, Ventre colleziona in due annate di Pulcini e una di Esordienti uno score da baby fenomeno: 452 reti in 296 partite. Nella stagione 2005/2006 vince 7 titoli, 7 premi di Miglior Giocatore e 4 premi come Miglior Cannoniere. Nella stagione seguente (2006/2007) sono sempre 7 i titoli vinti, 7 premi come Miglior Giocatore e 3 premi come Miglior Cannoniere. Nella stagione 2007/2008 sono 7 i titoli vinti, 4 premi come Miglior Giocatore e 5 premi come Miglior Cannoniere.
Il suo score finale nell’arco delle tre stagioni all’AC Ospedaletti Sanremo sarà di 296 presenze e 452 reti totali. Impressionante per un ragazzino della sua età. Naturale a quel punto che i club più importanti d’Italia facciamo almeno un tentativo per prenderlo. Sempre sotto l’ala protettrice di Vincenzo Stragapede (diventato nel frattempo anche padrino di Cresima di Ventre a testimonianza del legame tra i due sempre più consolidato), Michael effettua diversi provini: Sampdoria, Milan, Juventus, Torino (squadra con cui prova per almeno un paio di mesi), Atalanta (con la quale disputerà anche un’amichevole), Empoli (con la quale le amichevoli disputate di prova saranno due) e Genoa (l’unica intenzionato in Italia a tesserarlo subito). Il futuro di Ventre però avrebbe potuto prendere anche una via diversa dall’Italia. Stiamo parlando della Francia e dell’AS Monaco FC, storica città del Principato di Monaco, che, se non ci fosse stata la regola che vieta ad un ragazzo di non poter lasciare l’Italia al di sotto dei 14 anni (in quel momento Ventre ne aveva 12), avrebbe immediatamente tesserato il giovane talento sanremese.
Nella stagione 2010/2011 Ventre, sempre tra le fila dei Giovanissimi Nazionali del Genoa, dove arriva terzo con 62 punti nel Girone A, realizza 20 reti (19 nel Girone A e 1 nella Fase Finale a 8 contro l’Inter su calcio di rigore nel match perso 4-2 dai grifoni).
Nella stagione 2011/2012 Ventre è stato aggregato sotto età alla formazione rossoblù degli Allievi Nazionali del Genoa. Nel frattempo conosce la Nazionale Italiana Under 15 in occasione del Torneo Giovanile di Natale 2010 (disputatosi dal 27 al 30 Dicembre presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano (Fi)) dove fu inserito nella Squadra “C” guidata in quell’occasione dal CT dell’Under 17 Azzurra Pasquale Salerno. Ad onor del vero Ventre avrebbe ricevuto anche una convocazione per il Torneo “Giovani Speranze” (indetto dal 3 al 6 Giugno 2011) ma il Genoa, visto l’impegno a breve dei Giovanissimi Nazionali nella Fase Finale a 8, decise di non far rispondere alla convocazione i propri tesserati convocati per quella categoria. Rimane nel settore giovanile del Genoa sino al dicembre 2014 per poi passare alla FC Internazionale sino a fine 2015. Inizia in seguito una lunga serie di passaggi in serie C (Cosenza e Robur Siena) e in serie D (Romanese-Igea Virtus e Avellino). Attualmente dopo essere stato al Ventimiglia milita in Eccellenza nella capolista Imperia. “Quella plusvalenza mi ha rovinato la carriera”, ha recentemente dichiarato l’ex Genoa Ventre che chiede 2,5 milioni al Grifone tramite una causa civile. Il calciatore sanremese passò infatti nel 2013 dal Genoa di Enrico Preziosi all’Inter di Moratti: valore di scambio 3,7 milioni di euro. Fu uno dei nomi entrati nella maxi inchiesta plusvalenze, conclusasi senza condanne, risalente al 2018. Oggi, come riporta Il Fatto Quotidiano, Ventre ha deciso di portare in tribunale il Genoa attraverso il suo avvocato Erik Siciliano chiedendo un risarcimento pari a 2,5 milioni di euro.Una valutazione così alta – secondo il legale – da condizionare la carriera del giocatore: Ventre, infatti, non poteva essere ceduto come uno qualsiasi, ma ha dovuto aspettare anni per abbattere l’ammortamento a bilancio, passando di prestito in prestito, fino alla scadenza nel 2017. E oggi si ritrova a giocare in Eccellenza, categoria appena sotto la Serie D. Secondo la causa, Ventre è stato «inconsapevole oggetto di un’operazione commerciale che ha portato vantaggi contabili all’intestata Società (…) e comportato la grave e irrimediabile compromissione delle prospettive di carriera». Una diffida è stata inviata anche alla Lega Calcio, che fin qui non ha consegnato il documento. Va comunque sottolineato che il Genoa da allora ha cambiato proprietà (anche l’Inter, che non è citata direttamente). Ma l’avvocato Siciliano è convinto che il suo assistito abbia diritto all’indennizzo. E come lui tanti altri: «Sono molti a essere rimasti stritolati nei giochi finanziari dei grandi club. Chi ha distrutto il sogno di un ragazzino deve pagare».