Quando non riesci a vincere l’importante è non perdere

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Anche l’impatto di Alexander Blessin sulla panchina del Genoa ( stessi colori sociali del Vado) è ispirato dalla medesima massima e infatti non ha portato sconfitte ma nemmeno vittorie. Il Genoa non sfonda e incassa il sesto pareggio di fila, nella sfida della 28^ giornata contro l’Empoli terminata 0-0. Così facendo, ha eguagliato la striscia registrata tra settembre e ottobre 1992. I sei pareggi – riporta Opta – coincidono con la Spal di Leonardo Semplici tra marzo e aprile 2018. Superato solo dalla Caronnese a quota 12, il team vadese (secondo a 11 in questa speciale classifica) sta in questa stagione facendo incetta di pari.Anche il risultato a occhiali maturato al “Pochissimo” contro il Fossano, conferma la tendenza. Vale a dire che se da un lato il Vado prosegue la sua serie positiva (giunta a 4 gare), dall’altro perde l’ennesima occasione di fare un salto decisivo verso la conquista dei play off, calcolando che ai ritmi in cui sta viaggiando la Sanremese quello tra seconda e quinta non si disputi. Se Aperi non segna diventa difficile schiodare le partite, poichè è decisamente sotto le aspettative il contributo dato dall’intera squadra in termini di realizzazioni (delle 32 segnate ben 15 sono le sue). Di questa 27^ giornata voglio evidenziare, e lo faccio con grande gioia, il binomio di portieri schierati dal Vado, entrambi giovanissimi e provenienti dal vivaio. Si tratta dei figli d’arte di Manuel Ghizzardi, Samuele (2003) e Simone(2005) che completano con indimenticabile nonno Italo l’albo d’oro di una famiglia che per tre generazioni ha dato tantissimo al calcio savonese e nazionale. Si tratta di due portieri di grande prospettiva oltre che di due ragazzi seri, rispettosi e puliti. Un vero orgoglio per il clan Tarabotto, un fiore all’occhiello della scuderia Eretta, una dimostrazione reale che nonostante la sfiducia generale anche tra la next generation c’è chi cresce e progredisce ispirandosi a valori e principi sani. Sguardo puntato sul planaggio al Chittolina del Novara adesso. All’andata ci fu una rovinosa “cinquina” che mise in luce i limiti difensivi del gruppo poi prontamente corretti con gli arrivi di Brero e Tinti. Si parlò, come è abitudine, di una corazzata schiacciasassi, il tutto ispirato dalla consueta ricerca dell’alibi. I “fatti” hanno poi dimostrato che così non era visto che i lombardi guidano la classifica con solo 6 punti di vantaggio sui matuziani e che se affrontati con il giusto assetto non sono poi così irresistibili. Consiglierei in tal caso, per capire come si fa, di rivolgersi all’ex dirigente Walter Battiston ora al servizio del Ligorna, la compagine genovese che ha ottenuto 4 punti su 6 con il Novara andando a batterlo a domicilio. Come più volte ribadito a questa stagione 21/22 manca il suggello, manca un’impresa che rimanga negli annali, Ad oggi solo compitini. Piazza, storia, blasone e budget meritano ben di più!