I sogni nel cassetto

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Eravamo rimasti al Vado che sognava la Serie C, un traguardo che era ed è nelle corde della compagine vadese che per blasone, strutture ed investimenti può legittimamente aspirarvi. Battuta la superfavorita Sanremese in finale playoff (proprio sul filo di lama), capitan Lo Bosco aveva mandato in paradiso i rossoblù. Una doppietta siglata dal capitano alla sua ex squadra aveva permesso  al presidentissimo Tarabotto e ai giocatori allenati da mister Marco Didu di esplodere di gioia e con loro a tutto l’ambiente che li circondava.  Il sogno tanto cullato si era fatto una realtà raggiungibile e che faceva ben sperare nella Serie C. In un  pomeriggio indimenticabile al “Comunale” i rossoblù avevano affondato allo scadere i matuziani allenati da Gabriele Giannini, seconda forza del campionato che in semifinale, avevano eliminato il Ligorna guidato da Giorgio Roselli. I tempi regolamentari non erano stati sufficienti per decretare la squadra vincitrice: al termine dei 90’ Sanremese e Vado si trovavano infatti inchiodate sul punteggio di 1-1. A decidere la contesa all’ultimo minuto di gioco, proprio come accaduto la domenica prima a Bra, era stata nuovamente una rete del cecchino Loreto Lo Bosco (una vera prodezza) a mandare in visibilio il Vado che poteva così festeggiare una vittoria storica. A leccarsi le ferite invece erano gli avversari, una squadra costruita per vincere che, per l’ennesima annata consecutiva, non era riuscita a centrare il proprio obiettivo stagionale. Da quel momento tante voci si sono susseguite pur dovendo fare i conti con la dura legge dei regolamenti, ripescaggi delle retrocesse inclusi. Ecco che il tandem Luca Tarabotto-Olivieri ha dovuto rimettersi in opera per centrare, questa volta direttamente sul campo, di raggiungere la meta trasognata. Quei supplementari con la Sanremese ridotta in dieci uomini per la gomitata di Bregliano ai danni di De Bode e conseguente rosso diretto sventolato dal direttore di gara, rimaranno a lungo scolpiti nella testa e nel cuore. Al 121° Castiglione converge dalla fascia sinistra e serve Lo Bosco. Questi avanza verso la lunetta e libera un preciso destro a filo d’erba, che si infila nell’angolino basso. Nulla da fare per Tartaro. Tripudio dei tifosi e dei giocatori ospiti: per1-2 finale! Se questa possibilità ci sarà vedremo come fare e in che modo poter agire. Così aveva tuonato il patron Tarabotto : “Ora serve tenere la testa sul collo. Sinceramente preferirei godermi il presente, visto che è positivo. Per questo motivo ci tengo a ringraziare in modo particolare la squadra, l’allenatore, il settore giovanile (che ha conquistato tre finali con le rispettive leve) e tutte le persone che girano attorno al Vado e lavorano per noi. La prima squadra mi ha dato delle grandissime soddisfazioni. Durante la stagione mi sono permesso di rivolgere delle piccole critiche verso il direttore sportivo o verso il suo collaboratore oppure verso l’allenatore, però il risultato raggiunto mi ha fatto capire che ognuno deve pensare a svolgere il proprio mestiere. Non posso che ringraziare loro, ma anche la squadra, che si è sempre mostrata unita.” Continuando con la propria analisi : “Oggi è stata data una prova di attaccamento e di voglia che mi ha commosso. Non posso fare altro che rinnovare i miei ringraziamenti alla società e all’allenatore in primis. Mi sento di ringraziare in modo particolare anche il direttore sportivo e il suo stretto collaboratore Olivieri. Loro due hanno creato una simbiosi encomiabile. Mi hanno sopportato quando ho esagerato in alcune reazioni, motivo per cui ora ritengo di doverli elogiare pubblicamente. In questo momento sono la persona più felice del mondo. Mi sento di dire che, senza una squadra al di fuori di ogni prospettiva come si è dimostrato il Sestri Levante, probabilmente avremmo potuto ambire alla vittoria del campionato insieme ad altre due/tre squadre. Nei playoff siamo stati in grado di vincere due trasferte con squadre fortissime (e su campi in erba naturale) avendo un solo risultato a disposizione. Mi metto da parte, i meriti oggi sono dei giocatori, dei collaboratori, dei dirigenti e dello staff”. Infine Tarabotto aveva concluso il proprio intervento tornando sul tema Serie C: “Come fare meglio di così? Non è una cosa semplice, ma cercherò nei miei limiti di riuscirci, soprattutto essendo sincero con tutte le persone che compongono il mio staff. Dal punto di vista economico ho sempre detto la verità. Ho dato delle garanzie, il Vado rappresenta ormai una grande risorsa per la cittadina che rappresenta. Se fossi io a decidere, sceglierei di andare subito in Serie C. Sono però consapevole del fatto che dovrò pensare alla domanda in accordo con le istituzioni che mi sono sempre state vicine. Inoltre non va sottovalutato il discorso economico; dovrò essere pronto tutti i mesi per poter rispettare gli accordi che prenderò con i miei giocatori come del resto ho sempre fatto”. Le cose poi sono andate diversamente.