Legnano 3 Vado 1 : voce del verbo “destabilizzare”

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Il trittico di gare che contavano per tentare l’aggancio al secondo posto si è concluso nel peggiore dei modi. Ci sono infatti sconfitte e sconfitte, e chi è stato nel mondo del calcio questo lo sa bene. La debacle non va letta né come “giornata no” (il che potrebbe succedere ma non è questo il caso), né come fattore ambientale ad alto tasso di pericolosità (sul campo dei lombardi hanno vinto Pont Donnaz e Borgosesia). La “scoppola” presa (3 a 0 alla fine della prima frazione) parte da più lontano e ha radici tali da rischiare di gettare alle ortiche l’intera “buona” stagione. Già affrontare a la page corsari e matuziani era parso tatticamente azzardato ( Ameri e compagni l’avevano in pratica già chiusa prima di rischiare addirittura di perderla). Poi le parole del direttore sportivo Luca Tarabotto avevano indotto a ritenere che il parziale ridimensionamento delle aspettative non fosse bastato e che anzi l’approssimarsi degli ormai conquistati play off inducesse a rispolverare il celebrato mantra autoreferenziale : “Siamo i più forti” “Siamo i più belli” “Siamo i migliori”. Non bastasse : ecco la ciliegina sulla torta. Le voci diventate subito virali di un possibile approdo dell’ex ds del Torino Massimo Bava e dell’allenatore del Vado Marco Didu in quel di Sanremo (alcuni giocatori in forze ai rossoblù, compresi). Tutto ciò, testimonia ed evidenzia una volta ancora i limiti comunicativi e gestionali di un club lontano anni luce dal poter cullare prospettive professionistiche. Fra l’altro ritengo che oltre all’immagine prontamente offuscata da questo procedere anche in termini di analisi ci sia da obiettare in quanto non direi che le basi tecniche attuali siano da giudicarsi “ottime” in ottica salto di categoria. Al Mari, gli imprendibili Mamadou Koné e Odjoubie Kone hanno fatto a pezzi il 3-4-1-2 di diduistica concezione. Certamente le assenze di Codutti e Ruopolo hanno tolto slancio al piano realizzativo delle opere così come le condizioni psicofisiche del tridente, ma , lo ripeto, bisogna andare in campo sgombri da “extra o fanta” calcio che sia. Meglio i fatti che le parole! A cominciare da questa domenica. La Castanese lotta per uscire dalla zona play out. Sino a poco tempo fa si sarebbe trattato di una partita dal coefficiente di difficoltà medio-basso. Adesso…..