La saga dei “sogni proibiti”

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Secondo la psicoanalisi, i sogni sono una rappresentazione per immagini delle questioni esistenziali centrali degli individui (desideri, conflitti, preoccupazioni). Ci aiutano ( o dovrebbero aiutarci) ad elaborare i pensieri e le emozioni della giornata appena trascorsa, soprattutto quelli che si sono mossi a livello inconscio. Quanti sogni nel cassetto anche in casa rossoblù. Quello ricorrente e forse un tantino “ossessivo” del secondo posto, che nella trentaquattresima giornata del campionato interregionale calcistico di Serie D, girone “A“, in cui Vado e Sanremese si sono spartite la posta in palio (2 a 2 il risultato finale : pareggio come all’andata maturato domenica pomeriggio sul terreno di gioco del “Ferruccio Chittolina) è forse definitivamente svanito. Un punto su sei nei due match clou consecutivi con le prime della classe la dice lunga compreso i 4 gol subiti. Quello di vincere i play off che rimane in piedi ma che a 4 gare dal termine si fa più complicato come percorso visto che il Bra non demorde e anzi accorcia a – 3 e la Sanremese mantiene il +5 (onore al Sestri L che ha vinto matematicamente e si è portato a + 20 dai vadesi : uno score abissale!). Quello di aspirare alla serie C, cullato dal patron Franco Tarabotto che si sta muovendo per dare una dimensione più professionistica all’ambiente in toto, ma che al momento è ancora parecchio lontano dal raggiungimento di questo ambizioso obiettivo. Al momento nel dopo sosta pasquale a dettare l’agenda sono alcuni fatti noti e determinati rumors. Fra le notizie liete quella che il bomber Luca Di Renzo toccando il tetto delle 20 reti è entrato di diritto nel contest per il Pallone d’Oro 2023 (onore al prode puntero). Fra le voci di corridoio (rimaste infondate) il presunto interessamento della Sanremese nei riguardi dell’allenatore, che rischia di compromettere in negativo la delicata trasferta di Legnano.Vorrei tentare di fare chiarezza con una chiosa dedicata al tema del giorno. Mister Didu, che ho avuto modo di conoscere e di apprezzare, è persona sobria, solida e strutturata. Un vero “coach di campo”. Tanta se non tantissima parte dell’ottima stagione disputata dal Vado la si deve a lui e al suo staff. Evidentemente le sue quotazioni in borsa sono salite e non c’è da stupirsi che faccia gola ad altri club. Detto questo mi piacerebbe ricordare che in questo riuscito connubio “Uomo-Macchina” un’altra consistente parte di merito va data alla società che lo ha sostenuto e supportato creandogli le condizioni ideali per lavorare al meglio. Il mister è un tipo tosto e non demorderà fino alla fine dai suoi propositi puntando sulla grande compattezza che si respira all’interno dello spogliatoio anche grazie al suo carisma. Nei suoi “sogni proibiti” c’è qualcosa di importante che va oltre quello già ottenuto. Glielo auguro senza astenermi dal suggerirgli che con le “grandi” la difesa a 3, anche no!