Il Savona di Marinelli affonda sotto i colpi della Vadese

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E riprendiamo a parlare del pianeta biancoblù, dopo un’estate dove non sono di certo mancati i colpi di scena.Nella tormentata vicenda storico/sportiva degli striscioni questo ultimo anno, epidemia Covid 19 a parte, ha riservato continui coupe de theatre. Facciamo un minimo di ordine cronologico e fattuale.Dapprima il ripescaggio la scorsa stagione in Prima Categoria come Asd Pro Savona Calcio, saltando a piè pari la seconda e l’allestimento di un organico tecnico/organizzativo di prospettiva con l’obiettivo dichiarato di ricostruire gradatamente dalle macerie a partire dal 7 agosto 2020 giorno in cui il Savona Fbc aveva chiuso definitivamente la sua agonia.Seguono vicende varie sino al blocco del campionato, costellate dal graduale dissolvimento previa dimissioni di gran parte del gruppo dirigente originario (il ds Arcuri, il dg Marenco, Antibo resp.rapporti con la tifoseria) e dalla crescente conflittualità con i competitor locali , sportivi e non solo. Di mezzo la vexata quaestio del campo di gioco da utilizzare e quella del ritorno in sede del titolo/marchio, del nome e del logo tramite asta pubblica, con l’enigma da sciogliere (o quantomeno da meglio circostanziare) del passaggio da Asd in Srl..La riconferma al comando del presidente Grenno, gli ingressi in società di Sinopia, Carrea e soprattutto l’ex coach Grandoni al comando del settore giovanile da rifondare, farebbero pensare ad una consapevolezza e ad un senso di responsabilità elevati vista la posta in palio. Certo molti segnali parrebbero non andare in questa direzione a partire dal “lascio” di diversi forti giocatori che non sentendosi adeguatamente garantiti hanno scelto altre strade ( vedi Anselmo, Guarco, in primis). Diversi i cambiamenti anche all’interno dell’area tecnica sia per quanto riguarda la nomina di Marzano a vice allenatore che quella di counseling a Natrella, sia per quanto concerne la rosa con nuovi innesti tipo la “bandiera” Bisio, il ritorno del portiere Giaretti, l’accoppiata dei fratelli Vittori, la ciliegina Maccagno in attacco e tante altre gradite sorprese. Ciononostante dopo un buon avvio nella prima partita ufficiale (vittoria per 2 a 0 sul Quiliano) questa domenica si è materializzata nella prima sonora e cocente disfatta.Si trattava della seconda giornata della Coppa Liguria ed al di là del risultato in sè, un 3 a 1 in rimonta della Vadese che porta le firme degli ex Ninivaggi (doppietta) e Salis, anche costruzione gioco e prestazione atletica hanno parecchio deluso.Sia chiaro : le possibilità di aggiudicarsi il campionato restano intatte ma la sensazione più che legittima di stare su una polveriera (Juventus docet) è altrettanto palpabile.Alle critiche si risponde con i fatti e guai a cadere nella trappola di replicare per le rime aggiungendo benzina sul fuoco.A.A.A : freddezza e diplomazia cercasi!