” Vede, il problema non sono le medaglie mancate perché alla fine il bilancio del ciclismo è buono, il problema è l ‘eccessiva autonomia che Cassani si è preso, andando oltre il principio del suo mandato”: parla così un alto dirigente della Federciclismo, legato all’attuale presidente Cordiano Dagnoni. Da tempo dunque, come risulta da questa dichiarazione il rapporto tra alcuni settori federali (ma anche tecnici..) e il Ct Cassani erano ai minimi storici e, per chiuderli, mancava la “prova fumante ” in grado di concretizzare la rottura. Non era facile considerato che Cassani, particolare non trascurabile, gode dell’affetto di tanti appassionati che lo hanno apprezzato per tanti anni anche come commentatore tecnico della RAI. E poi c’era quel gioiellino da lui inventato che risponde al nome di Giro d’Italia Under 23. Insomma non era facile ed ecco dunque che il mancato risultato nelle prove su strada è diventata ghiotta occasione per il duello finale. “Entro martedì, mercoledì al massimo, Cassani si dimetterà dall’incarico ed Europei e Mondiali saranno gestiti da una commissione tecnica provvisoria”. Dunque sembrano davvero le ultime ore per il ravennate che da corridore ha disputato 12 Giri d’Italia e nove Tour. ” Vede- conclude la nostra fonte- il nuovo presidente vuole creare discontinuità con il passato e Davide era troppo ancorato