Dopo la tappa (8): I (per ora) perfetti sconosciuti

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Mi scuso per il pasticcio di parole ma da appassionato di ciclismo provo invidia nel sentirmi appassionato di tennis. Perché nello sport della racchetta mi sto emozionando, insieme a milioni di persone, delle imprese di Sinner, Berrettini e oggi Sonego. In ogni torneo se un azzurro esce al primo turno un altro arriva fino in fondo o quasi. Nel ciclismo invece non trovo un campione per cui tifare, si ci sono ottimi giovani stranieri ma mi stanco soltanto a pronunciare il nome. Nibali ha dato, Ganna entusiasma nelle cronometro, poi De Marchi ha fatto venire i brividi, ma per il resto la pressione non sale rimanendo sul divano. E intanto oggi vince la ottava tappa Foggia-Sanframondi Victor Lafay, 22 anni, francese, da sempre nella Covidis che precede Francesco Gavazzi a 36″. I due con altri sette hanno dato vita ad una lunga fuga con il plotone rimasto a guardare. Dunque vince un altro, per ora, perfetto sconosciuto come Attila Valter, ungherese maglia rosa. Ma mai sottovalutare coloro che per il momento non si conoscono, non si sa del loro futuro. Perché sempre e’stato così visto che quando Eddy Merckx vinse la prima corsa della sua vita un quotidiano sportivo scrisse che un velocista tagliava per primo il traguardo.