Marchetti (Genoa) gli distruggono la Ferrari, ma lui è sereno: “Nella vita conta altro”

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L’ex nazionale Federico Marchetti non ha fatto drammi dopo la distruzione quasi totale della sua Ferrari nell’incidente dell’11 gennaio. Il portiere del Genoa si è mostrato su Instagram con un sorriso disteso e non ha avuto colpevolizzare nessuno, anzi: “Nella vita conta altro, l’importante è che non si sia fatto male nessuno”.Diciamo che l’ha presa piuttosto bene dopo che l’aveva portata all’autolavaggio ma il benzinaio, nel tentativo di riportargliela, si è schiantato contro il guardrail. Le immagini dei danni causati al suo bolide 670 cavalli di potenza, e un prezzo di listino intorno ai 300 mila euro, hanno fatto subito scalpore. Ci si aspettava una reazione rabbiosa che invece, almeno pubblicamente, non è arrivata.L’ex Lazio avrà sicuramente avuto un momento di sconforto vedendo la sua auto ridotta in quelle condizioni, è normale. Ma non ha voluto drammatizzare, senza addossare colpe a nessuno.Quello degli incidenti stradali è un tema che Marchetti, purtroppo, conosce bene. Anche così si giustifica il suo sfogo sui social. Nel marzo 2005 il portiere viaggiava in auto con due amici quando l’auto si scontrò con un camion e prese fuoco. Nessuno, incredibilmente, rimase ferito. Un tatuaggio è ancora lì, a ringraziare in alto. Fatto a Biella, un altro in Messico, a ricordare un’ennesima capriola dolorosa della sua vita. Dedicato ad Andrea e Franci, due amici morti in altri incidenti, compagni nella Pro Vercelli. Destino: con il secondo, in auto, c’era anche una delle sorelle di Buffon, Veronica, ferita ma in modo non grave. Con i due amici Marchetti passava le estati, una in Giamaica e una a Cuba. In Messico andò solo, per ricordarli.