Un uruguagio finito sotto l’ombra della Torretta

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Viene da molto distante, da oltreoceano, dalla patria di Tevez e Cavani, ma il destino lo ha portato a Savona. La storia che vi voglio raccontare è quella di Emilio Belmonte (Montevideo, 26 maggio 1972) che è un allenatore di calcio ed è stato calciatore italiano di ottimo livello, di ruolo attaccante.Con la Reggina (squadra che si porta nel cuore) ha militato in prima squadra dal 1991 al 1995, disputando quattro campionati di Serie C1 e conquistando una promozione in Serie B nella stagione 1994-1995. Conta 8 presenze ed una rete in Serie A con la Salernitana allenata da Delio Rossi, esordendovi il 17 ottobre 1998 in Parma-Salernitana (2-0), ma anche alcune presenze e una rete in Serie B con Treviso e Pistoiese.Nella stagione 2000-2001, acquistato dal Palermo nell’ultimo giorno di calciomercato, ha disputato 25 presenze, segnando 4 gol, nel campionato vinto dalla squadra rosanero. Nella stagione 1997-1998 alla Nocerina ha realizzato 14 reti nella Serie C1 1997-1998, conquistando i play-off per la Serie B, perdendo poi in finale contro la Ternana. Con la squadra rossonera disputa successivamente altri due campionati, uno in Serie C1 e un altro in Serie C2.In carriera ha pure vestito le maglie di Fermana, Fasano, Bisceglie, Benevento e Vigor Lamezia.Ha concluso in serie D giocando prima nel Cosenza e poi nell’Alessandria.Il periodo trascorso nella Nocerina è stato senz’altro memorabile.Nella stagione 1997/1998 quando entrò nella dirigenza della rossonera l’imprenditoreMario Gambardella coadiuvato da Francesco Maglione e Costabile D’Agosto uno dei primi rinforzi della compagine fu proprio il bomber Belmonte, il quale l’anno prima con il Bisceglie in serie C2 aveva realizzato otto gol. Nuovo allenatore era nientemeno che Gianni Simonelli, ex allenatore della Salernitana. Durante il campionato il risultò il principale marcatore e il campionato terminò con il passaggio ai play-off.L’andata della semifinale degli spareggi fu vinta in casa contro il Gualdo per 2 a 0. Nella partita di ritorno il Gualdo passò in vantaggio nel primo tempo e nella ripresa i nocerini pareggiano con De Palma. Il Gualdo ritornò in vantaggio al 77º minuto con Di Venanzio che si ripetè al 92º minuto. Al 93º minuto i nocerini accorciarono le distanze con un gol in semirovesciata di Di Rocco: la Nocerina sconfitta con un solo gol di scarto per 3 a 2 passò il turno.La finale si giocò allo stadio Del Conero di Ancona contro la Ternana degli ex Delneri e Fabris: la Nocerina perse per 0 a 1, con gol di Arcadio nel corso del primo supplementare. Al termine del campionato Gambardella acquistò l’intero pacchetto della Nocerina.
Nella stagione  2001/2002 la Nocerina dovette affrontare un campionato di serie C2 dopo i play out persi contro la Viterbese. La squadra venne affidata all’esperto Piero Cucchi con l’obiettivo dichiarato di vincere il campionato e ritornare in C1. Il sodalizio rossonero si rinforzò acquistando di nuovo Emilio Belmonte, fresco vincitore di un campionato di serie C1 con il Palermo. Il fallimento e l’esclusione dai campionato professionistici del Savoia e della Juve Stabia, dovute alle inadempienze del presidente Pane, permisero tuttavia alla Nocerina di giocare nuovamente in C1. La squadra restò nei bassifondi della classifica: si succedettero come allenatori Cucchi, Dellisanti, ancora Cucchi e in ultimo Pietro Paolo Virdis. La Nocerina chiuse il campionato al sedicesimo posto e dopo aver perso ai play-out contro il Benevento, venne retrocessa nuovamente in Serie C2. In quella stagione Emilio Belmonte riescì a totalizzare 26 presenze realizzando 8 gol.Nella stagione 2002/ 2003 l’attaccante uruguaiano venne riconfermato per tentare un pronta risalita in serie C1. La squadra fu affidata a Eziolino Capuano (poi sostituito da Buffoni) e arrivarono calciatori di calibro come Leandro Lazzaro, Daniele Balli, Emiliano Bigica e Onofrio Barone. La Nocerina in questo campionato arrivò ai play-off, persi con il Catanzaro. Gambardella al termine del campionato lasciò la società e cominciarono forti difficoltà economiche: una cordata di imprenditori locali salvò la Nocerina dal fallimento.Questo riguarda la sua vita da calciatore. Dalla stagione 2009/10 Belmondo ha iniziato quella da mister ricoprendo il ruolo di allenatore nel settore giovanile della Reggina, dapprima come trainer dei Giovanissimi Regionali ed infine della Primavera calabrese nella stagione 2013/14. Attualmente fermo, segue con piacere suo figlio Marco (passione identica a quella del papà, sia come sport che come ruolo) che milita nei granata velociani appartenenti alla leva 2003. In Uruguay, Emilio, è rimasto sino a 18 anni prima di rientrare in Italia con i suoi genitori. Del Sudamerica gli è rimasto l’accento ispanico e il gusto innato per il gol.Lì ha fatto tutta la trafila nelle giovanili del Nacional di Montevideo. Poi c’è stata l’opportunità di rientrare in Italia visto che i suoi genitori sono originari di Cosenza in Calabria. Siamo felici che si trovi bene qui da noi, nella città dei due Papi e del chinotto e speriamo possa donare un pò della sua grande esperienza anche ai nostri talenti emergenti.‘Arriba, abajo, al centro, pa dentro’