Mondiali di Calcio 2022. I 27 minuti di recupero di Inghilterra-Iran: perché e cosa è successo

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Siamo certi che Inghilterra-Iran è stata una partita da record. E non solo per il risultato finale di 6-2 ma per un fatto che ha dell’eccezionale. Ventisette minuti di recupero, 14′ nel primo tempo e 13′ nel secondo: è stata proprio una partita interminabile. Da indiscrezioni trapelate dagli spogliatoi e dagli ambienti Fifa a Doha, la ricostruzione è la seguente: i primi 14′ sono stati dovuti al grave infortunio al capo del portiere iraniano Alireza Beiranvand, che è stato curato dai sanitari ma quando la partita era ricominciata si è di nuovo accasciato segnalando all’arbitro il problema. Fra i due periodi di cure al numero 1 e la sostituzione – un caso particolare, che ha consentito all’Iran di fare alla fine sei cambi grazie alla nuova norma che li prevede in caso di trauma cranico – il gioco è stato fermo esattamente 12′. Due sono poi finiti nel carniere dell’arbitro brasiliano Claus per altre pause di gioco.Nella ripresa, nuovo incidente con rischio per la testa di un giocatore, stavolta Maguire, finito a terra con lo staff medico inglese a soccorrerlo. Anche lui ha provato a rimettersi in piedi come il portiere iraniano, ma dopo 2′ è stato aiutato a rientrare negli spogliatoi per prudenza. In tutto sono trascorsi almeno 5′, ai quali se ne sono aggiunti due per un colpo alla caviglia subito da Kane. L’arbitro aveva deciso alla fine dei 90′ di concedere 10′ di recupero (otto per gli infortuni più altri due) ma altri 3′ sono stati persi per la concessione di un rigore agli iraniani con consultazione al Var. Il fischio finale è arrivato subito dopo la realizzazione del penalty. Del recupero record ha parlato a caldo il ct inglese Gareth Southgate commentando il finale in calando della sua squadra: “È tutta colpa del risultato e del lungo recupero – ha detto -. È davvero un tempo molto lungo, abbiamo un po’ perso la concentrazione”. Il presidente della commissione arbitrale Fifa, Pierluigi Collina, aveva spiegato giorni fa che gli arbitri sarebbero stati molto attenti al tempo di gioco: “Vogliamo evitare partite con 42′ di tempo effettivo”. Indicazioni perfettamente seguite da Claus.