Il comune di Laigueglia ha salutato Vincenzo Nibali nella sua ultima gara

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Laigueglia  ha salutato Vincenzo Nibali con un abbraccio simbolico: con il 116° Giro di Lombardia di sabato 8 ottobre il campione ha sancito il suo ritiro dal ciclismo professionistico. “Il Trofeo Laigueglia ha visto il suo debutto da professionista, quando aveva solo 20 anni” ha commentato il Sindaco, Roberto Sasso del Verme “e ciò ci riempie di orgoglio. Ringraziamo il campione per aver regalato a tutto il pubblico ed agli appassionati emozioni indimenticabili e, da parte di tutto il nostro paese, i più sinceri auguri per tutta la strada che da ora percorrerà nella sua vita. Saremo sempre pronti ad accoglierlo con affetto e grande stima in qualunque momento desidererà farci visita”, ha concluso il Sindaco. Considerato il più forte ciclista italiano dei tempi moderni, ha al suo attivo in carriera i 3 Grandi Giri e 2 Classiche monumento. Al suo esordio da professionista al Trofeo Laigueglia, la Gazzetta titolò:”Nibali fa il pieno di elogi”..ed fu realmente così: gli esperti ne notarono immediatamente le doti sportive e umane, sottolineandone umiltà e ottimo atteggiamento. Ripensando a quel momento, il campione commenta così: “Ho un ricordo molto vivo di quella corsa, perché con il Trofeo Laigueglia ho fatto il mio esordio nel mondo del professionismo. Un giorno che non potrò mai dimenticare. La prima corsa da professionista ti resta dentro per sempre. Per le emozioni che ti dà, al di là di quello che poi accade in gara. Anche se devo dire che ero tranquillo e non mi sentivo particolarmente teso. Del mio primo Trofeo Laigueglia ho davvero un ricordo molto bello. Vinse il mio compagno di squadra Kirchen e io arrivai al traguardo con meno di un minuto di ritardo, trentacinquesimo. E’ stato divertente perché ricordo che erano anche venuti i mie tifosi a vedermi. Avevano organizzato un pullman da Mastromarco per esserci nel giorno del mio debutto tra i pro. Ricordo che provai ad attaccare sul secondo passaggio del Ginestro insieme a Frigo e Sella, poi c’è stata una caduta lungo la discesa del Passo del Balestrino quando stavo rientrando sui battistrada, ma mi sono subito rialzato per riprendere l’inseguimento. Alla fine ero felice per la vittoria della mia squadra, magari un po’ rammaricato perché mi sarebbe piaciuto arrivare tra i primi. Comunque sentivo di essere andato bene, di non aver sofferto tanto e il bilancio della giornata posso dire che fosse più che buono”.