Parola d’ordine: tagliare. La RAI post pandemia si trova piena di debiti, con una zavorra tra i piedi chiamata Rai2 e con ascolti che non decollano, salvo le fiction. E allora meglio non complicarsi la vita e osservare con piacere che la Nove, del pacchetto Discovery, si è fatta avanti per il Giro d’Italia. L’Ente di Stato non ha rinnovato il contratto con Rcs Sport, che organizza la Corsa Rosa, convinta che i costi siano elevati in proporzione agli ascolti che raramente superano il milione. La mancanza poi di assi italiani è una motivazione in più per lasciare a Discovery la corsa a tappe e magari chiedere uno sconto per i diritti in chiaro delle Olimpiadi Invernali, altro evento visto con poca convinzione dai dirigenti di Viale Mazzini. E poi ci sono i Mondiali di calcio che la RAI ha acquistato in esclusiva. Chiaro che la decisione definitiva si prenderà una volta capito che la nostra Nazionale si qualifichera’ per il Qatar ma in ogni caso sembra scontato che poi si venderà, per far cassa, a Sky o a Dazn. La RAI sembra dire allo sport che non c’è una lira, anzi un euro, e lascia spazio a chi ha invece voglia di investire nei grandi eventi.