Sotto l’ombra della Lanterna”:” L’ Asr Cantera Torre de Leon piange Marco Santeusanio

0
305

Nella tarda serata del 3 febbraio poco prima sd è accaduto una di quelle tragedie che mai  avremmo voluto tristemente accettare. Uno splendido ragazzo, Marco Santeusanio, 18 anni, ci ha lasciati a seguito di un’incidente tra Via Tortona e Via Toti, quartiere di Genova/Marassi, dove il giovane viveva. E’ morto a causa delle ferite riportate. Marco era alla guida di una moto; per cause ancora da accertare è andato a sbattere contro un autocarro in sosta. L’urto è stato molto violento. Sul posto si sono portati un’ambulanza e una pattuglia della polizia municipale. I sanitari hanno immediatamente compreso la gravità delle ferite riportate dal diciottenne. Il giovane è stato stabilizzato e poi trasportato all’ospedale San Martino.
Nonostante il pronto intervento dei medici del pronto soccorso dell’ospedale genovese, il ragazzo è deceduto poco dopo il suo arrivo. Marco era un buon calciatore e giocava nelle giovanili del Ligorna (Juniores Nazionali) aggregato alla prima squadra che milita nel gir.A delle Serie D.. Una passione, quella per il calcio, ereditata dal papà allenatore, mister Giorgio Santeusanio. In queste ore i messaggi di cordoglio si stanno moltiplicando sui social. In un momento così difficile vogliamo stringerci calorosamente a tutta la sua famiglia di Marco, così come agli amici e a tutti coloro che gli volevano bene. Come il nostro indimenticato Marco Parascosso anche lui era un ragazzo gentile, solare, rispettoso e silenzioso, ed aveva il Genoa nel cuore. Si diceva fosse una grande promessa e proveniva dai settori giovanili del Baiardo e della James. Era un difensore centrale, roccioso, tenace e molto bravo nel gioco aereo, proprio come papà Giorgio, un’icona del calcio dilettantistico genovese, avendo giocato in serie D nel Savona e nella Pegliese per poi chiudere con la maglia rossoblù del Little Club. Anche lo zio Davide era stato un buon calciatore. Sogni distrutti e speranze perse in un maledetto attimo. Noi della Cantera, sgomenti e allibiti, ti avremmo voluto come compagno e stanne certo che sarai sempre nei nostri pensieri. Che la terra ti sia lieve. In tutti hai lasciato un segno della tua grande anima.