Dal 23 al 25 maggio si svolgono a Szigetszentmiklós, in Ungheria, i Campionati Europei di Sumo, che vedono impegnate le categorie Under 21, Under 23 e Senior. Tra le protagoniste della giornata inaugurale, spicca il nome dell’atleta savonese Greta Emma Petrillo.
Nella giornata del 23 maggio, dedicata alle categorie Under 21, Greta Emma Petrillo – 17 anni, in gara nella categoria di peso -65 kg – ha conquistato una splendida medaglia d’argento. Dopo due incontri intensi e ben condotti, Greta ha raggiunto la finale europea, dove ha affrontato una forte atleta polacca. Nonostante l’ottima prestazione, si è dovuta arrendere, salendo comunque sul secondo gradino del podio continentale.
Greta è atleta della Yama Arashi Judo Savona e fa parte della Nazionale Italiana di Sumo. In questa trasferta europea è seguita dal tecnico federale Gianni Finati, punto di riferimento per il settore giovanile azzurro.
Nonostante la giovane età, Greta gareggerà anche il 24 maggio nella categoria Under 23 e il 25 maggio nella categoria Senior, confrontandosi con atlete più grandi ed esperte. Con lei anche la compagna di squadra Arianna Vettori, in gara nella categoria Senior.
Arianna Vettori, tecnico della Yama Arashi e compagna di squadra, ha espresso grande soddisfazione per il traguardo raggiunto: “Sono molto orgogliosa di Greta, non solo per il risultato sportivo, ma soprattutto per l’impegno costante e la dedizione che dimostra ogni giorno. È un argento davvero meritato, frutto del lavoro e della passione che mette in ogni allenamento.”
Un risultato che conferma il valore della scuola italiana di sumo e che rende orgogliosa la comunità sportiva savonese e tutto il team Yama Arashi.
E mentre in Ungheria le ragazze savonesi sono difendono i colori nazionali, in Lettonia a riga la squadra Master di judo sta affrontando i campionati europei.
Poca fortuna ieri per Massimo Petrillo, papà di Greta che si è arreso un incontro, al forte francese mentre oggi è il turno di Valli Paolo e di Giulia Meinardi che proveranno a farsi spazio in due categorie, al limite dell’impossibile