Un fine stagione da sballo per Flavio Bertuzzo: dai Mondiali master a tre volte campione nazionale Aics

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È stato un periodo intenso e ricco di soddisfazioni quello intercorso tra la seconda metà di agosto e questa fine ottobre per Flavio Bertuzzo, alfiere dell’Atletica Cairo, iniziato con la partecipazione ai Mondiali in Svezia.

Era estate, ma non sembrava proprio ai Campionati Mondiali Master che si sono disputati a Goteborg, in Svezia, dal 13 al 25 agosto. La manifestazione si articolava su tre stadi, l’Ullevi, il Björlanda e lo Slottsskogsvallen, stadio principale. La storica città seicentesca ha accolto i circa 8000 atleti in rappresentanza di 111 paesi, numeri da record, di cui 307 della Nazionale Italiana. La presenza costante del vento, che spirava forte anche con punte di oltre 60 km/h, temperature basse con il sole che ha fatto sporadiche apparizioni e pioggia, in alcune giornate incessante, hanno composto il quadro climatico delle due settimane di gara. Certamente non condizioni particolarmente favorevoli ai lanciatori, tra cui Bertuzzo, unico lanciatore italiano in gara nella categoria M65. Il valbormidese ha disputato nel complesso un più che positivo Mondiale, ottenendo un diciottesimo posto nel martello con 24,52, un ventisettesimo nel disco con 24,35 (in questa specialità ben 44 partecipanti), con qualche rimpianto per essere rimasto piuttosto al di sotto della media stagionale, un diciassettesimo nel martello maniglia corta con 8,27 e un ventiduesimo posto nel pentathlon lanci. I piazzamenti potrebbero non essere considerati nella giusta maniera se non si tenesse presente il livello qualitativamente altissimo dei partecipanti; a questo appuntamento sono intervenuti veramente quasi tutti i migliori al mondo, in una tendenza che vede i campionati Master divenire sempre più qualificati.

Il 31 agosto e il 1 settembre è stata la volta del Campionato Italiano UISP, disputato a Ferrara nello stadio “G. Lenzi”, in due giornate di caldo asfissiante. Oltre 800 partecipanti, per circa 2500 presenze gara e un programma intenso. Bertuzzo ha centrato il titolo alla prima gara, i 100 metri retro corsi in 46” (titolo che aveva conquistato anche nel 2019), per poi ottenere, nell’ordine, un bronzo nel lungo, a soli 2 centimetri dal secondo posto, un sesto posto nei 100 metri e un argento nel disco da 2 kg con la misura di 19,14, a circa venti centimetri dal record ligure di categoria.

Pochi giorni dopo a Riccione, nella 26° edizione dei Campionati Nazionali Csi, ospitati nello stadio Italo Nicoletti, Bertuzzo è incappato in una giornata storta nel disco, dove era uno dei candidati al podio, terminando 10° con un deludente 23,42; poi un altro decimo posto nel lungo e un 13° nel peso da 4 kg, dove però ha stabilito il primato ligure di categoria con 7,87.

Delusione nel disco prontamente riscattata al Campionato Regionale Master marchigiano, ad Ancona, in cui si è imposto nel martello ed è giunto secondo appunto nel disco con la misura di 26,10.

Infine ha concluso con un pieno di medaglie d’oro l’ultimo appuntamento su pista, questa volta in rappresentanza anche dell’Atletica Capanne di Perugia (per quanto riguarda le manifestazioni Aics, ndr), il 58° Campionato Nazionale Aics su pista – 11° Memorial Mennea, che si è disputato a Forlì nel campo “Carlo Gotti” dal 4 al 6 ottobre, in giornate dal clima prettamente invernale. In questo impianto, dove lo scorso anno ha vinto due titoli Mondiali CSIT, Bertuzzo ha partecipato a tre gare, due al sabato e una la domenica.

Il suo esordio è stato sabato mattino nel getto del peso, disputato con una pedana scivolosissima per la pioggia continua che ha messo a dura prova i concorrenti; per tutti misure al di sotto degli standard abituali, con Bertuzzo a imporsi con un lancio di 6,94 e conquistare così il suo primo oro. Stesso copione al pomeriggio nel giavellotto, nel quale si impone con un lancio vicino ai ventidue metri, risultando anche terzo assoluto tra tutti i partecipanti; per lui secondo oro di giornata.

E si arriva alla domenica mattina per l’ultima gara del valbormidese, il disco. È il sole a fare la comparsa nel cielo, ma la temperatura rimane molto bassa. La gara vede i concorrenti compiere una valanga di lanci nulli. I due accreditati delle migliori misure, l’SM40 Perbellini e lo stesso Bertuzzo, fanno tre nulli e mettono in sicurezza la vittoria con un solo lancio valido, seppur con misure per loro molto modeste. E per Bertuzzo arriva il terzo oro, che vuol dire anche en plein, con il tris di titoli di Campione Nazionale.

Con questi tre sono sei i titoli tricolori conquistati da Bertuzzo nel 2024.