Vado meritatamente terzo : manca però il tassello più importante

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Dopo le due vittorie esterne consecutive ( 2 a 1 al Ligorna e 1 a 0 nel recupero della gara col Borgosesia ) i ragazzi di Didu giunti al tredicesimo risultato utile e alla sesta da 3 punti di fila, hanno messo una seria ipoteca per finire il campionato sul podio. Questa volta è stato un eurogol del terzino destro Codutti (ex Udinese, classe 2003) a permettere di portarsi a casa il bottino pieno.Nonostante i ben 55 punti incamerati e l’ottima posizione in classifica ai miei complimenti vivissimi aggiungo una notazione. Vorrei resettare il tutto all’ultimo campionato, in cui nonostante gli sforzi economici sostenuti, la salvezza matematica è giunta solo nell’ultima partita, e questo dopo ben 2 retrocessioni consecutive. Ripropongo quanto avevo espresso in funzione dell’ottenimento di quel miglioramento che in oggi ha assunto sostanza e forma. Quattro erano le “tesi di Norimberga” o meglio i consigli/ricette per migliorare le performance e magari cercare di riportare pubblico allo stadio Chittolina. La prima. Puntare su di un allenatore di categoria, esperto e scafato, in grado di portare la cultura e la mentalità mancante all’ambiente. Ciò è avvenuto con l’arrivo di Marco Didu che dopo trascorsi gloriosi da calciatore anche da mister ha suggellato due ottimi cicli con Borgosesia e Chieri (attualmente iscritto al Corso Uefa A di Coverciano).La seconda. Dotarsi di un preparatore atletico all’altezza. Anche in questo caso la scelta di Nicolò Cardani ( Laurea in Scienze Motorie Sport e Salute, allievo del prof.Arcelli, esperienze con Fabrizio Borri, istruttore di Functional Training, Master Universitario in Teoria e Metodologia della Preparazione Atletica nel Calcio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, patentino da Preparatore Atletico Professionista a Coverciano) ha messo fine ad una infinita serie di annate scellerate. La terza. Regalare alla piazza un vero marcatore, capace di far sognare a suon di goals. E ciò è avvenuto con il tesseramento del bomber classe 90, Luca Di Renzo, proveniente dal Città di Varese, non a caso capocannoniere del girone A (16 centri alla pari di Facundo del Sestri L). Sulla quarta però le risposte che mi attendevo (sia chiaro che interpreto il sentiment di moltissimi altri di cui mi faccio portavoce) non sono arrivate. Al momento infatti dei tanti giovani che hanno fatto la trafila nel prestigioso vivaio rossoblù, il solo Lorenzo Casazza (terzino sin. 2002) trova di tanto in tanto spazio.Che fine hanno fatto tutte le leve che di anno in anno hanno fatto man bassa di titoli regionali? Quale valore aggiunto fornisce al settore giovanile la joint venture con la Next Generation Samp? Possibile che i talenti vadesi per affermarsi debbano decollare da altri lidi? Perchè il Bra di mister Floris attualmente a soli 3 punti dal Vado disputa il torneo con 18 giocatori a km zero sui 20 della rosa? Perché ogni domenica le distinte degli avversari di Capra e compagni sono sempre immancabilmente più young? Perchè non fare esordire in attesa dei play-off le perline dei Juniores Nazionali, come ad esempio un certo Leonardo Carastro leader dei marcatori con 17 reti all’attivo? Torno quindi al titolo. Bravo Vado. Forza Vado. Bene Vado. Ma non benissimo. Devi dimostrare di saper guardare tutti e di lasciare una possibilità a chi merita. Il materiale c’è (eccome che c’è) ma vanno create le occasioni per mettersi in mostra, per fuscire fuori dal guscio.Se si ha coraggio, i giovani ci sono e vanno aiutati a trovare la loro strada. Senza di loro essere terzi vuol di tanto, ma vale poco. Manca il quarto tassello, presidente Tarabotto.