Una vittoria che non fuga le incognite tecniche nè quelle societarie

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Ancora una settimana di passione quella trascorsa in casa Savona Calcio con la schiarita giunta domenica con la conquista nel derby “storico” dei primi tre punti che fanno classifica e morale. I moniti di Umberto Maddalena e del mister Frumento, che hanno il delicato compito di far mantenere la coesione del gruppo concentrata quasi esclusivamente sul lavoro e di orientarne gli umori verso una visione ottimistica, al momento pare abbiano funzionato. Sul toto scommesse relativo alle intenzioni della Vela Srl sale la convinzione che possa restare. Va dato atto anche al grande impegno della tifoseria organizzata che lungi dall’esternare con prove di muscolarità ha espresso in maniera composta e sinceramente encomiabile attraverso un comunicato ufficiale (più che condivisibile) il proprio pensiero rivolgendosi direttamente al braccio di ferro venutosi a creare tra il neo presidente del club avv. Massimo Cittadino e l’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore allo Sport Francesco Rossello .“Non ci facciamo telecomandare, vogliamo chiarezza” questo raccolto in sintesi il messaggio lanciato. La ristrutturazione dello Stadio Valerio Bacigalupo è la questione delle questioni. La scelta per ben due volte consecutive della strada di un bando (che certamente sarà anche l’unica strada percorribile da un’Istituzione per la concessione di un bene pubblico) fin dall’inizio è apparsa poco appetibile (non a casa sono andati deserti) a qualsiasi imprenditore a causa di un periodo di concessione troppo breve per consentire un giusto rientro dell’alto investimento iniziale, piuttosto di pensare fin da subito di rendere l’impianto agibile e successivamente cercare un concessionario. Si tratterà mica dell’ennesima speculazione a discapito di spazi pubblici ed a tutto vantaggio dei soliti noti? Spazio poi a “chi garantisce, chi smentisce e chi si dimette”. Ce n’è per tutti. Infatti
fin dai primi contatti con l’attuale proprietà del Savona 1907 FBC è stato subito evidente che il maggior interesse era rappresentato dalla struttura dello Stadio e che l’acquisizione della squadra era solo il mezzo per poterci arrivare, visione comprensibile dal punto di vista di un imprenditore ma è chiaro che debba andare di pari passo con una gestione professionale della squadra, rispettosa della sua Storia, della Città e dei suoi Tifosi. La gestita romana viene giudicata  “schizofrenica” con dichiarazioni contrastanti tra chi sembrava cercare un dialogo e chi a stretto giro di posta lo smentiva cercando lo scontro. Dopo i proclami, tipo aver più volte dichiarato di poter ricostruire la squadra grazie alle “centinaia di osservatori in giro per l’Italia”, ci si è ritrovati con il serio rischio di non riuscire ad avere undici giocatori per la prima partita ed i rinforzi, più volte annunciati, ad oggi non si sono visti, giocatori provenienti da categorie superiori di paesi extraeuropei e che probabilmente non si conosceremo mai. Anche il surreale progetto di creare Scuole Calcio della Squadra a Roma, mentre qui nel territorio non si è voluto fare assolutamente nulla per salvare quello già esistente perdendo centinaia di ragazzi, alcuni dei quali avevano già esordito in Prima Squadra, ha un peso enorme in termini di credibilità del progetto.
Che nelle sei partite finora disputate non si sia visto mai alcun rappresentante della Società presente (le dichiarazioni post partita sono state solo frutto di telefonate in cui ci si faceva raccontare quanto accaduto durante la gara) la dice lunga. A completare il tutto il fatto che la squadra sia a tutt’oggi priva della seconda muta di maglie e che ai nuovi arrivati manchino gli indumenti da allenamento. Di positivo c’è che dopo settimane di distanza, il Comune sembrerebbe voler cambiare rotta : “Nelle prossime settimane pubblicheremo una manifestazione d’interesse per verificare se ci sono soggetti interessati a concorrere alla gestione dello stadio a queste condizioni. In caso di esito positivo realizzeremo i lavori e pubblicheremo il bando per l’affidamento in gestione”. Dichiararsi pronti alla vendita del club qualora si presentassero nuovi interessamenti come avrebbe fatto il pres Cittadino dimostra che i vertici dirigenziali seppur armati di buona volontà (almeno nei propositi) non mastichino “calcio” come ribadito dall’ex numero uno Cannella. Che ci sia ancora una bella dimostrazione d’interesse, ritengo sia secondario, rispetto all’urgenza di prendere i provvedimenti che contano. Dal solo fronte “campo” giungono buone nuove. Le prestazioni sono in linea con la categoria, ma non certo con il blasone del vero Savona. La sbandierata riconoscenza verso i colori e l’impegno, seppur onorevoli, non giustificano due pareggini ed una sofferta affermazione sulla giovanissima Veloce che al momento se la passa ancora peggio degli striscioni.A proposito : 3 a 2 il risultato finale. Vedremo i prossimi sviluppi.