Chi troppo vuole nulla stringe

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Il ritorno alla realtà non sempre è solo amaro, ma può viceversa rappresentare un sano antidoto per il futuro. Partiamo da questa premessa per far luce sul poker subito dai lanciatissimi vadesi in casa della Castellanzese. Una sconfitta magari evitabile, magari sproporzionata, ma pur sempre significativa, specie per un gruppo/squadra che si propone senza per le zone alte della classifica. Una brusca ed inattesa caduta che rischia di mettere in discussione quanto fatto di buono in precedenza visto che dopo il pareggio di inizio campionato con il Derthona (che ne ha poi inanellato altri 3 di fila) e le due vittorie consecutive con Chisola e Pont Donnaz (che però sono in fondo alla classifica) gli uomini di mister Didu sembravano volersi proiettare decisamente in zona play off. Troppo umiliante il 3 a 0 del primo tempo, non corrispondente di certo ai valori messi sul piatto. Di un qualche rilievo la prova di reazione con l’ipotesi del riaggancio stroncata solo nei minuti di recupero da Compagnoni. Succede spesso nell’ambiente “Vado” che si passi da una buona serie di risultati ad un improvviso ridimensionamento.Su questa sorta di “tendenza ambientale alla discontinuità” dovrà cercare di trovare un rimedio il neo allenatore evitando che si vengano a determinare facili trionfalismi a seguito di buone prestazioni. Le dichiarazioni della vigilia mi parevano deconcentranti poichè una certa razionalità e umiltà è fondamentale per perseguire obiettivi importanti.Ora viene la partita giusta per capirne di più. Il Chieri del presidente Sorrentino, ex compagine proprio di mister Didu, ha le carte in regola (compreso gli stessi punti) per testare il reale valore di Di Renzo e compagni. In questi casi si fa avanti l’ipotesi di un plausibile pari anche se certamente i rossoblù proveranno (gli compete) a prendere l’intera posta. Speriamo che il meteo sia clemente perchè in caso contrario (pioggia e vento) è sempre chi cerca di fare la partita ad essere svantaggiato.