Il “poker” è servito! O meglio . “Il poker è servito?”

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A giudicare dal risultato, forse troppo severo, ma che giunge dopo tre ko di fila, ed è pertanto grave, per non dire gravissimo, si direbbe che anche l’effetto Solari si sia andato gradatamente spegnendosi nel giro di un solo girone. Non sarebbe la prima volta e, ahimè, rischia di continuare ad esserlo. Senz’altro il cambio di guida tecnica ha apportato dei benefici rispetto alle due ultime disastrose stagioni culminate in altrettante retrocessioni, se non altro in termini di tentativo di raggiungimento dell’auspicata normalizzazione. Ma l’annunciata ristrutturazione e riorganizzazione societaria è ancora ben lontana dall’inverarsi ed anzi questa quarta pesante sconfitta consecutiva la allontana inesorabilmente. Oltre al gap clamoroso in chiave tecnica, provvedimenti disciplinari, squalifiche e insofferenze palesate ed evidenti, stanno lì, a sottolineare che il tanto vituperato “male oscuro” aleggia ancora dalle parti del Chittolina. ll Casale ( la presunta super squadra organizzata) che ha affibbiato una quaterna a Capra (tornato al gol : almeno una nota positiva c’e’) & compagni, è lo stesso che mercoledì se ne e’ tornato da Imperia con due pappine nella saccoccia e guarda caso i nerazzurri si sono appena affidati per risorgere all’esperienza di tale mister Soda che ben conosciamo. Nel commentare l’ennesimo flop a cui si è assistito, più che parlare di errori difensivi netti, di centrocampo privo del fosforo e dei piedi di Costantini (forfait “misterioso” nel pre partita), di cali atletici nel finale match (“stanchezza”), che penso bastino a giustificare lo “score” registratosi, vorrei esaminare le due interviste rilasciate dal Ds (” stiamo costruendo nuova fondamenta al club” : accipicchia che azzardo, tanto per rimanere in tema Poker) e dal Coach dei vadesi, che prese ed esaminate, servono da sole a capire tante cose e che, dal mio punto di vista, ammesso che nel clan Tarabotto si abbia la volontà di confrontarsi con la realtà dei fatti, lasciano letteralmente interdetti.Luca Tarabotto ai microfoni non mi è parso abbia parlato da Ds ( si tratta di un esordio anche in questo delicato compito) bensì da mister. Avrebbe dovuto dare comunicazioni del mercato ormai giunto agli sgoccioli  (a proposito : diamo il benvenuto all’ultimo arrivato, la mezz’ala Christian Cenci proveniente dalla Sancataldese) o del riassetto manageriale in corso, mentre invece confondendo il ruolo si è avventurato in disamine che ritengo non gli competessero anche per riguardo al mister impossibilitato a presenziare in quanto squalificato. Predicare “serenità” ci può stare, visti gli esiti post gara dello show con la penultima terna, ma sbilanciarsi in valutazioni tattiche e giudizi di campo, lo reputo di cattivo gusto.Tra l’altro riesumare il tantra del “palla sopra” quando si ha un tridente come Aperi, Lo Bosco e Capra, anche no. Detto delle abituali topiche comunicative a cui si è abituati (rivangare le due parate fatte da Malaguti quale alibi della sconfitta con la Sanremese, contro cui si è perso all’andata, al ritorno, in Coppa e probabilmente avverrebbe anche a subbuteo è francamente patetico) passiamo ai pronunciamenti a freddo di Solari, della serie : “Noi creiamo e giochiamo. Gli altri, con la metà delle nostre occasioni, portano via la partita”. Premesso che con una sequela di 4 partite Zero punti, 11 gol subiti (media 2.7 a gara) e soli 3 realizzati, mette estremamente male fare passare messaggi “depistanti” e fuorvianti, sarebbe utile chiedersi eventualmente perchè tutto ciò avviene. Sarà mica che gli altri mister (Fossati, Zichella, Andreoletti, Modica) leggano meglio le sfide e abbiano più dimestichezza con la categoria e soprattutto con la gestione dei cambi (due soli e non decisivi, ne danno la misura)? Dire che “nel primo tempo il Casale non ha costruito un’azione”, quando vai al riposo con due pere nella schiena non è credibile. Sostenere che ” secondo e quarto gol loro erano da annullare” è attaccarsi agli specchi. Dichiarare che “nel secondo tempo abbiamo sempre avuto in mano noi il pallino” è di una scontatezza unica. Giochi in casa, stai perdendo, è la quarta volta che accade di seguito, gli altri sono in vantaggio : a chi caspita spetta di tenere il pallino! Circa la constatazione :”In questa stagione però se cade un meteorite ci picchia in testa” riferendosi alla presunta casualità che danneggerebbe immancabilmente il suo Vado, sono a far presente che di “meteoriti” sulla testa ne sono cadute ben 33 e che questo insignificante dato fa sì che il reparto difensivo sia al pari di quello del Saluzzo, ultimo in classifica, il secondo peggiore del campionato preceduto solo dal Fossano a quota 40. Intanto all’orizzonte si intravvede la Caronnese in serie positiva da 6 turni e a sole 5 lunghezze di distanza. Non sarebbe meglio abbandonare i sogni di “play off” e iniziare a guardarsi alle spalle. Se Aperi (75% del Pil lordo) dovesse non ritrovare la vena, la situazione potrebbe precipitare.