Il Liguria Hockey trionfa al primo torneo paralimpico Libertas

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Una giornata a dir poco eccezionale quella vissuta sabato 30 ottobre al campo sportivo “Buglio” di Cairo Montenotte dove si è svolto con grande successo il 1°Torneo Libertas – Memorial “Massimo Conterno” (atleta paralimpico mancato nel 2010 che ha lasciato un vuoto incolmabile) organizzato dal Liguria Hockey Club con l’ausilio della società di casa “HC Pippo Vagabondo”.Nelle due categorie presenti alla rassegna (C/21 e DSA) ha avuto la meglio il Liguria HC sull’HC P.Vagabond, reduce dalla bella prima esperienza in Coppa Italia a Mori(TN). Le 6 partite in programma (arbitri ufficiali i signori Andrea Nari e Fabrizio Conti)sono state seguite con interesse e partecipazione dal pubblico accorso nel completo rispetto dei protocolli sanitari Covid 19.Il prof. Carlo Colla vice presidente Libertas Liguria e figura di spicco nel mondo dell’Hockey in cui riveste il ruolo di delegato provinciale ed un’alta carica a livello nazionale ha voluto soffermarsi sull’evento evidenziandone l’altissima funzione sociale oltre che sportiva :” Nel ringraziare quanti con il loro prezioso e volontario contributo (in primis l’encomiabile Nadia Mussina) hanno reso possibile la realizzazione di questa inedita manifestazione che è la prima in assoluto per la nostra regione e nell’assumere l’impegno di darne continuità negli anni a venire di modo da farlo divenire un tradizionale punto di riferimento, voglio dar merito all’amministrazione locale per aver appoggiato l’iniziativa (ndr era presente l’Assessore Comunale allo Sport) così come al CNS Libertas, nonchè alla struttura socio riabilitativa Villa Sanguinetti gestita dalla cooperativa Lanza del Vasto e dall’associazione Diversamentevb.L’idea di disputare questo torneo di hockey a 5 paralimpico oltre che per ricordare Massimo Conterno si è potuta concretizzare anche grazie al progetto “Trasformare i confini in soglie” promosso dall’ASL 2 e dal Distretto Sociale “Bormide” con il prezioso contributo delle Fondazioni Compagnia San Paolo e De Mari.Siamo orgogliosi di aver posto un’altra pietra miliare nel lungo e tortuoso cammino per l’abbattimento culturale delle barriere”