Tarabotto e Francomacaro come Colapesce e Dimartino a Sanremo : la loro è “Musica Leggerissima”

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“Se fosse un’orchestra a parlare per noi, sarebbe più facile cantarsi un addio” scandiscono così i due artisti siciliani nella loro canzone pop esistenzialista. Allo stesso modo la “strana coppia” che ha nelle mani il futuro del Vado (la permanenza in categoria è l’obiettivo primario della società) è riuscita nell’impresa di dilapidare nelle due ultime gare interne il tesoretto tanto faticosamente (e fortunatamente, occorre dirlo) che si era riusciti ad accumulare con i due “bingo” targati Sestri Levante e Folgore.Alla prova della verità, complici una serie di errori macroscopici in termini di gestione, si è assistito dapprima al crollo con i ragazzotti del Varese per arrivare nel giro di una settimana al pareggio/beffa con l’Imperia. Lo definisco così in quanto i presupposti motivazionali della vigilia e l’andamento della gara facevano presumere al raggiungimento di tre punti indispensabili, divenuti addirittura d’oro viste le concomitanti e sbalorditive vittorie del Borgosesia con la Castellanzese virtualmente prima in classifica (un 7 a 3 che lascia di stucco) e del Fossano sulla Caratese, ritornato così alla ribalta, il che induce a pensare che nonostante l’ultimo posto ed il punto di penalizzazione la volontà di lottare ci sia ancora tutta.E pensare che qualcuno dava per scontato che Strumbo (ancora in gol di testa su angolo) e compagni potessero spuntarla su un’Imperia senza fame, che si presentava reduce da tre sconfitte consecutive, con l’allenatore Lupo squalificato e con pezzi da novanta in panchina.A complicarsi la vita ci ha pensato però il “tandem delle meraviglie”. Infatti, nel mentre i nerazzurri con l’entrata in corsa di Sancinito, Sassari e Di Salvatore hanno dato una svolta iniziando a credere nel possibile pari, dall’altra parte i tardivi innesti di D’Antoni e Saccà sugli spenti Pedalino e Bacigalupo, non hanno portato alcun beneficio. Addirittura paradossale risulta aver permesso al 95° la rete ospite quando si era in possesso palla e si poteva usufruire ancora di tre cambi per spezzare il ritmo e capitalizzare il tempo rimanente al meglio.L’ho visto fare in Champions da Tuchel in Chelsea – Real Madrid nonostante conducesse il match per 2 a 0 con gli ingressi di James (88°), Ziyech (90°), Giroud (guarda caso che combinazione) al 94°. Ma state pur certi che se vi capiterà di vedere (me lo auguro di cuore) una partita di Giovanissimi o di Allievi quando riprenderanno, questa prassi vi verrà riproposta. Insomma siamo all’autolesionismo puro. Tornando all’aspetto tattico il rientro di Bernardini nel vivo del centrocampo ha ridato “verve”, ma se vuoi giocare a tre dietro e due davanti, i due quinti devono essere all’altezza. Non si pretendono qui, Hakimi e Perisic, ma Bacigalupo e Casazza faticano e non poco in un ruolo che non è il loro, per gamba, forza, ma soprattutto qualità in entrambe le fasi. La naturale predisposizione all’allaccio della transizione dell’azione (come si suol dire tra coloro che se ne capiscono) fra le due fasi, quella offensiva e quella difensiva, è di fatto la caratteristica peculiare di chi corre sulle corsie laterali.Bisogna assolutamente essere irruenti dal punto di vista agonistico e dimostrarsi estremamente decisi nell’interpretare le situazioni che il gioco propone.Se qualcuno non se ne fosse accorto è accaduto che nella seconda frazione la squadra composta dai vari big De Bode, Giglio e Capra approfittando del fatto che l’unico tema  vadese fosse quello di rimanere costantemente “sotto-palla” (nuovo modismo infallibile?) ha apportato tante varianti nel gioco e soprattutto nelle posizioni dei giocatori in campo: una su tutte lo spostamento di Virga provato nel terzetto d’attacco che si è dimostrato semplicemente devastante. Per non parlare dello salire in cattedra di Sancinito in mediana al posto dell’ancora acerbo Grandoni. Purtroppo temo che anche a livello psicologico questi due flop (un punto su sei dentro le mura di casa) potrebbero rischiare di aprire falle nella già fragile tenuta di un gruppo che non mi è apparso così solido e coeso come si vorrebbe far credere.Notizia dell’ultima ora, il rinvio a data da destinarsi causa Covid della prossima gara fissata per domenica 9 maggio con il Chieri. Aspettiamo gli eventi futuri (in arrivo il rivitalizzato Fossano) quindi accompagnati da un motivetto consolatorio ma al tempo stesso che calzi bene alla situazione : “Metti un po’ di musica leggera nel silenzio assordante, per non cadere dentro al buco nero, che sta ad un passo da noi, da noi”.