Storia e storie dei Liguri ai Giochi (7): Monaco 1972

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Dovevano passare nella memoria collettiva italiana come i primi Giochi Olimpici a colori della televisione italiana, allora in monopolio RAI. Ed anche qui naturalmente riuscimmo a dividerci perché furono introdotti due sistemi, il Pal, tedesco, e il Secam, francese. A trasmettere a colori era dotato soltanto il Secondo Canale e di conseguenza i Giochi andarono a reti unificate, almeno nel pomeriggio, alternando i due sistemi (poi, per inciso fu scelto il Pal). Purtroppo la ventesima edizione dei Giochi, che tornarono in Germania dopo Berlino ’36, verranno ricordati come quelli dell’assalto al Villaggio Olimpico dove la mattina del 5 settembre vennero sequestrati gli atleti della spedizione israeliana, due dei quali persero subito la vita. Il sequestro si chiuse tragicamente la stessa sera in un aeroporto vicino a Monaco dove in un conflitto morirono tutti gli atleti israeliani e cinque dei sette terroristi.

Molti si domandarono se i Giochi, iniziati il 26 agosto, dovessero proseguire, o essere annullati. Il Cio decise, a mio avviso saggiamente di proseguire dopo un giorno di lutto. I Giochi, dal punto di vista agonistico, verranno ricordati per le nove medaglie d’oro di Mark Spitz nel nuoto , per le evoluzioni di Olga Korbut nella ginnastica, per la finale Usa-Urss di basket con la contestatissima vittoria dei sovietici al suono dell’ultima sirena e in chiave azzurra per le tre medaglie una d’argento e due di bronzo, conquistate da Novella Calligaris nel nuoto.

E in chiave ligure? La vela fu protagonista, anche a livello dirigenziale con l’assassino Sergio Gaibisso, capo delegazione. E poi per Giampiero Dotti nella classe Tempest, portacolori del Cnam di Alassio. A salire sul gradino più alto del podio sarà invece nella lotta greco romana Giuseppe Dognani, oro nella categoria fino a 52 Kg