Tutti i nodi ( “ben 5” in questo caso) vengono al pettine

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Non si tratta solo di un modo di dire che nella saggezza popolare sta ad indicare che quando si mente e si tende a falsificare la verità prima o poi emerge e si viene scoperti, nè di una mera similitudine che può fare riferimento nell’intendere che le bugie dette hanno sempre le gambe corte, ma la frase sta ad indicare che i problemi rimandati finiscono prima o poi per saltare inevitabilmente fuori e che anche se si pensa che siano stati accantonati si ripresentano inevitabilmente poichè vanno risolti. E questo a maggior ragione va anche per gli errori, Calcio, Vado. La sonora scoppola rimediata a Verres dai rossoblù guidati da Francomacaro, fa giustizia in un solo colpo, dei patetici tentativi con cui lo staff tecnico vadese ha cercato di bypassare il verdetto del campo, facendoli diventare una sorta di “mantra” con cui narcotizzare l’inarrestabile sopravvento dei fatti. Con questa “manita” umiliante (con i valdostani del Pont Donnaz che negli ultimi 10 minuti hanno risparmiato ulteriori umiliazioni passando al “torello” per non infierire oltremodo) penso che si sia stato toccato il fondo, come si suol dire, e le avvisaglie comunque si erano già denotate dal match “miracolosamente” pareggiato con il Bra la domenica precedente e che poteva finire con lo stesso risultato o meglio “score” come piace dire allo “sciamano”. Non si può parlare di “disfatta”, perchè il Vado da due stagioni consecutive, specie in trasferta, è di fatto “impresentabile” come certi personaggi che vengono candidati nel periodo pre elettorale non possedendo i prerequisiti adatti a livello di credibilità. Se, nonostante gli insuccessi clamorosi, anzichè cercare di porvi rimedio, ti ostini a insistere su moduli di gioco sfacciatamente offensivi (il 4-3-1-2 sinora adottato ne è la sintesi più rappresentativa) il risultato che ottieni è quello di mandare a nozze gli increduli avversari, che rimandando alla fresca e pesantissima sconfitta, sono andati a rete con ben cinque differenti giocatori, a riprova che perforare i dispositivi posti in essere dal magic team vadese per Vardelli e compagni è stato un giochetto da ragazzi.Fra l’altro, quasi per non farsi mancare niente, a fronte di queste scelte tattiche scellerate e troppo sbilanciate, per ironia della sorte, nemmeno il potenziale d’attacco ne è andato a beneficiare, considerato che nelle ultime tre gare disputate per un totale di 270 minuti, nè si è segnato (la deviazione del corner calciato da Taddei la scorsa settimana va attribuita infatti al dio del vento Eolo), nè si è tirato in porta, nè si è riusciti ad impensierire più di tante le difese avversarie. Da questo sfacelo per una volta ancora salvo il generoso presidente Franco Tarabotto, un vero patron, che non pago delle rilevanti risorse economiche iniettate nel club ha concesso il lusso a Strumbo e compagni di preparare il raid in terra valdostana con tanto di rifinitura al Chittolina al sabato mattina, pranzo e partenza in pullman granturismo, cena e pernotto in loco, come nemmeno le squadre di Serie C si possono più permettere.Il tutto confidando di lanciare un messaggio “motivazionale” profondo che evidentemente non è stato raccolto (come ha evidenziato anche il fedele team manager Battiston) e anzi completamente disatteso. Tutte le scelte strategiche fatte a fin quì si sono dimostrate sbagliate a partire dal non aver posto al centro del tridente l’appettibile ed abbordabile super bomber Francesco Virdis ( il peccato originale risale all’aver riposto fiducia nell’inesperto ds Sonetti che sponsorizzava apertamente le mirabolanti performaces di Valenti, poi ceduto a dicembre al Chieri con cui in 12 presenze ha messo a segno due reti), per arrivare a ciò che è sotto gli occhi di tutti.C’è fortunatamente la sosta ora che potrà servire a ricaricare le pile e le idee.Non credo alla versione “disincantata ed indifferente” del Pres ( di cui ben conosco e stimo la scorza) ed al momento è l’unica speranza a cui mi appiglio per poter immaginare che lo scenario possa cambiare.Sono certo che farà di tutto e di più per non perdere la categoria, un obiettivo indispensabile per l’intero indotto e soprattutto per l’ottimo settore giovanile tenuto in piedi alla perfezione dal guru Vincenzo Eretta e ben organizzato dal basso dal prof.Bossolino. Concentrare l’attenzione sul format delle retrocessioni oltre che fuorviante sarebbe un errore di impostazione micidiale.Per provare a risalire dal penultimo posto meglio ritrovare carattere, determinazione e senso di appartenenza.La partita interna che era in calendario per mercoledì 1 aprile contro il Città di Varese, causa Covid è stata rinviata. Il prossimo impegno è fissato per domenica 11 aprile, quando si andrà a far visita ad una Caronnese inviperita dal ko subito dalla Folgore. Una prova d’orgoglio nel segno della storica “vadesità” : questo si attendono gli irriducibili cuori rossoblù. Trascorra una Buona Pasqua in famiglia, Presidente. L’augurio è chiaramente esteso a tutto il suo entourage e ai nostri affezionattissimi lettori.