L’accordo LND-AIAC

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Grazie a un dialogo costruttivo, LND e AIAC hanno individuato le linee guida dei rapporti di carattere economico tra società e allenatori. Ecco i dettagli.La stagione sportiva 2019-20 sarà una di quelle stagioni che non potranno essere dimenticate.Il tema centrale purtroppo non riguarda il calcio giocato, no. Niente Europei da festeggiare.Passerà alla storia a causa dell’emergenza epidemiologia Covid-19 che ci ha costretti in casa per tre mesi, ha fatto chiudere scuole, università, uffici, negozi, ha obbligato l’interruzione di tutte le competizioni sportive, di qualsiasi genere e categoria. Insomma il mondo si è fermato, tutto, per la prima volta.Solo in Italia sono stati certificati, a causa del virus, oltre 34mila decessi, in tanti abbiamo perso affetti ai quali non è stato nemmeno possibile dare l’estremo saluto. Questa situazione ha creato ingenti danni al nostro Paese sotto il profilo economico e anche il mondo dello sport è stato duramente colpito.I campionati 2019-20 organizzati dalla LND e dai propri Comitati Regionali sono stati sospesi definitivamente con decisione del Consiglio Federale. Si lavora uniti per tornare in campo. In questo quadro di estrema criticità per il movimento del calcio dilettantistico due componenti, la LND e l’Associazione Allenatori, sono state in grado di instaurare un dialogo con lo scopo di prevenire ipotesi di conflitto che avrebbero solo ulteriormente aggravato la situazione contingente e non solo.Nella valutazione della profonda crisi economica che stava coinvolgendo il movimento si sono individuate delle linee guida in ordine ai rapporti di carattere economico tra associazioni e società affiliate alla Lnd e gli allenatori allo scopo di agevolare la ripresa dell’attività agonistica.
Pertanto, con riferimento ai crediti maturati nel periodo 1° marzo – 30 giugno per premi di tesseramento, il bilanciato ed equo contemperamento degli interessi poteva essere garantito unicamente stabilendo la rinuncia da parte del tecnico tesserato di 1/3 del corrispettivo maturato, il pagamento del rateo del mese di marzo a carico della società, detratto quanto eventualmente percepito dal tecnico a titolo di indennità di cui all’art. 96 del D.L. n. 18/2020 “Decreto Cura Italia” con riferimento sempre al mese di marzo 2020.La Federazione ha istituito un Fondo emergenziale che, sino ad esaurimento, possa intervenire per la restante parte, detratto quanto eventualmente percepito ai sensi del“Decreto Rilancio”. Tale previsione ha portato alla rimodulazione transitoria dell’art. 94 ter comma 13 NOIF in ordine all’ammissione ai campionati della stagione sportiva 2020-21.In particolare la mancata ammissione interviene solo ed esclusivamente nei confronti di società o associazioni inadempienti dei ratei maturati alla data del 29 febbraio 2020, nei confronti del proprio tecnico tesserato e acclarate con lodo arbitrale pubblicato entro il 15 luglio 2020. In seconda istanza si è presa in considerazione l’obbligatorietà, a decorrere dal 1 luglio 2020, dell’allenatore abilitato in alcune categorie dell’attività di base.
Le componenti sono intervenute richiedendo e ottenendo in Consiglio Federale, l’inserimento di una norma transitoria volta a consentire l’esercizio dell’attività di tecnico nella stagione 2020- 21 a coloro che già svolgessero tale ruolo nella stagione 2019-2020 in categorie prive dell’obbligatorietà dell’abilitazione.Questi tesserati, per poter usufruire della deroga, devono essersi iscritti entro il 30 giugno 2020 ai corsi ad invito per l’abilitazione di tecnico, rivolte a società e associazioni affiliate Lnd. Questa previsione ha suscitato un profondo interesse e le domande di iscrizione sono state numerosissime.Ovviamente gestire un corso con lezioni prestabilite da programmi sviluppati a livello internazionale e relativi esami comporta un limitato numero di partecipanti. Chi si sia iscritto e non dovesse rientrare nelle prime liste non disperi: potrà sostenere il corso durante la prossima stagione sportiva.Di grande rilevanza per il mondo dilettantistico giovanile è la modifica dell’art. 35 del Settore Tecnico Federale che consente, a un soggetto munito dell’abilitazione di tecnico o già tesserato presso altra squadra della medesima società, l’accesso al recinto di gioco quale “dirigente” purché in presenza dell’allenatore responsabile.Per la prima volta, inoltre, si è affrontato il tema della figura tecnica dei preparatori atletici. Le società e associazioni dilettantistiche potranno tesserare tale figura senza alcun vincolo di obbligatorietà secondo un modello di accordo prestabilito che prevede anche l’opzione della gratuità. Insomma totale discrezionalità per le società secondo le proprie esigenze. Altro aspetto che è stato discusso e concertato concerne la possibilità, per le società iscritte al campionato nazionale di Serie D, di sottoscrivere con il proprio tecnico un accordo pluriennale per un periodo massimo di tre stagioni sportive.
Ancora una volta la LND è stata pionieristica e, in questa occasione, insieme all’Associazione Allenatori.